Scopri la Calma oltre il Caos
“Procurati momenti di calma interiore e in questi momenti impara a distinguere l’essenziale dal non essenziale.” Rudolf Steiner
Diventa più che mai importante in questa società frenetica, ancor più in questi tempi di grandissima incertezza esteriore che poi diventa interiore, trovare dei momenti nei quali trovare o ritrovare uno stato di calma all'interno di noi, mediante il quale riportare se stessi alla realtà delle cose, oltre tutti i pensieri non oggettivi che possono nascere.Tale realtà di norma si trova sempre nell'essenziale. Quanto più ci si avvicina all'essenza di qualcosa tanto più si afferra la sua verità intrinseca.
Possiamo pensare ad una palla di neve di piccole dimensioni in cima ad una montagna. Un qualche evento scatenante turba la quiete della palla e la fa scivolare giù dal monte, verso la valle. Mano a mano che la palla scende inizia a raccogliere altra neve diventando sempre più grande, nascondendo il suo nucleo inziale. Chi non avesse coscienza delle dimensioni inziali della palla di neve potrebbe supporre che avesse da subito la grandezza che mostra giù a valle.
Lo stesso può succedere con gli eventi della vita; una situazione iniziale può chiaramente diventare più grande, più impegnativa del suo inizio; a volte questo avviene su un piano pratico, altre volte è solo la mente che ingigantisce gli eventi.
Quello che possiamo fare a livello figurativo è fermare la palla di neve, o aspettare che si fermi a valle se non abbiamo altra scelta, e riportarla su lasciando che per strada perda tutta la neve aggiunta, fino a riscoprire la sua forma, la sua dimensione originaria.
Stessa cosa si può fare con i pensieri, separando tutto ciò che è soggettivo, colorato dal nostro vissuto, da quelli che sono i fatti oggettivi.
Per risolvere a livello pratico una situazione va bene tamponare i problemi che si presentino nell'immediato ma la vera soluzione si ottiene solo agendo sulle cause primarie, delle quali spesso non siamo consapevoli dato che non manifestano subito i loro effetti. Si possono scoprire tali cause tornando all'essenziale.
Chiaramente serve un momento di pace e silenzio per fare ciò, anche breve come suggerisce Steiner. A me aiuta ad esempio fare delle passeggiate solitarie nella natura e, attraverso la stessa, riscoprire la meraviglia del mondo, attraverso la quale posso ricordare a me stesso cosa sia veramente importante.
Le pratiche del Kundalini Yoga servono a portare quel silenzio interiore attraverso il quale afferrare il vero significato delle situazioni. A prescindere dalla sequenza o dalla meditazione scelta, il solo decidere di praticare, uscendo dal flusso ordinario del tempo, della giornata, crea quello spazio dal quale è possibile avere un nuovo punto di osservazione degli avvenimenti. Questo è Shunya il punto zero, dove tutto viene portato allo zero e da questo stato si può sperimentare una rinnovata concezione degli eventi.
Stessi conseguimenti sono possibili mediante l'apprendimento del Gatka. Tutto in questa disciplina viene riportato all'essenziale. I movimenti e le tecniche sono i più semplici possibile, e proprio questa semplicità determina la loro efficacia. Si esercita una grande lavoro nell'eliminare tutto ciò che è in più (ad esempio negli schemi motori) e nel lasciar andare. Si pone in essere un processo di de-costruzione per ri-costruire secondo nuovi schemi di cui si possiede la padronanza, eliminando le abitudini subconscie che normalmente ci ingabbiano, e che diventano evidenti nella pratica di questa arte marziale. La calma interiore rimane il punto essenziale da cui partire.
Inserito il 16-12-2020